mercoledì 8 settembre 2021

 Yoga e ayurveda, fisiologia della marmaterapia


Nello yoga si può beneficiare di alcuni trattamenti specifici dell'ayurveda, scienza della vita, che  riguardano la pulizia degli organi interni del corpo, della mente, con massaggi e purificazioni alimentari e particolari digiuni. La marmaterapia e quella particolare area dell'ayurveda che si occupa dei marma, o punti di collegamento e passaggio nel corpo, per ristabilire la salute attraverso la digitopressione. Lo yoga accetta l'esistenza di alcuni punti energetici sottili, i chakra, le nadi e i marma, punti di connessione tra il corpo fisico, mentale. I marma chiamati anche varma sono punti concentrati di prana, energia vitale, tra muscoli, vene, tendine, osso e articolazione. Si trovano in tutto il corpo, 365 sono fondamentali e 43 sono quelli più usati per i trattamenti. Si trovano sui canali o nadi, che scorrono in profondità, affiorano occasionalmente sulla superficie della pelle, dove appunto si costituiscono i marma, aree di bassa resistenza della pelle con una presenza concentrata di prana.
Le terapie si dividono in fisiche, psicologiche e di equilibrio. Di quest'ultime fanno parte anche yoga, ayurveda e marmaterapia, ma a diversi livelli di individuazione e terapia dello squilibrio. I chakra sono tipi di marma maggiori, nello yoga se ne conoscono otto principali, anche se in realtà ve ne sono molti di più. Non si può separare il corpo fisico da quello mentale, emozionale e spirituale, per esempio nell'ayurveda l'ulcera si considera come malattia fisica ma anche mentale, e la si può trattare con la marmaterapia, anche preventivamente, perché deriva da uno squilibrio della calma. Questo significa che la causa di una malattia può essere sia mentale che emozionale prima che fisica. C'è infatti una connessione tra vari livelli di consapevolezza e nello yoga si usa dire che il corpo fisico e una manifestazione del corpo emotivo, vitale e mentale. Si può pertanto parlare dello yoga della marmaterapia.
La medicina ayurvedica si basa sul concetto consolidato che tutti gli esseri viventi e tutte le cose dell'universo sono costituiti da cinque elementi fondamentali, etere, aria, fuoco, acqua e terra. Essi si manifestano come 3 principi base o dosha vata, pitta e kapha. Queste forze controllano i nostri processi fisici e il nostro benessere dipende dalla loro armonia. Inoltre ci sono 3 qualità o guna che si intrecciano ai dosha e contraddistinguono le nostre qualità mentali e comportamentali della costituzione psicofisica, la purezza, la passione e l'ignoranza. Lo yoga della marmaterapia e un sistema di terapia ayurvedico che agisce su questi elementi con principi sottili della filosofia dello yoga, apportando benessere e serenità alla persona. Vengono stimolati particolari canali energetici maggiori situati lungo la colonna vertebrale, e altri punti più piccoli, ma non meno importanti, localizzati  sulle linee vitali di differenti organi del corpo. L'energia pranica vitale circola in tutto il corpo, il terapista attuerà una strategia per riportare in equilibrio le forze. Se per esempio un paziente ha aria nello stomaco, non sarà subito facile capire le cause, ma si trovano delle strategie d'azione su nadi e marma per poter intervenire. 

I 5 elementi



Dal 1987 i nomi delle nadi sono stati standardizzati, perché riconosciuti dall'organizzazione mondiale della salute, è stato imposto un unico sistema di nomi in inglese, mentre prima si usavano diversi nomi e diverse formule. L'elemento più importante in marmaterapia e l'acqua, infatti il nostro corpo é composto principalmente d'acqua.  Alcuni elementi cambiano a seconda delle ore del giorno, alle 12 l'elemento fuoco e più attivo e l'energia pranica e alta. L'etere contiene tutti gli altri elementi, ogni elemento si trasforma per poi ritornare ad essere etere in ciclo continuo di creazione e distruzione degli elementi.
Come un bambino che dipende completamente dalla madre, che lo cura amorevolmente finche e piccolo e indifeso, cosi il terapista dovrebbe agire in modo appropriato per salvaguardare la salute del neonato. In ogni nadi sono presenti i marma dei cinque elementi in coppie, ad ogni elemento vengono associati due organi interni: etere a fegato e cistifellea, aria a polmoni e intestino tenue, fuoco a cuore e intestino crasso, acqua a reni e vescica urinaria, terra a milza, pancreas e stomaco. Al momento della nascita vi può essere una predominanza di una energia e di un elemento sull'altro che determina la nostra personalità fisica, emozionale e mentale.
In marmaterapia si studiano e analizzano i sistemi di nadi e marma da trattare collegati agli organi interni concavi e convessi. In marmaterapia possiamo considerare tre sistemi su cui operare, delle nadi, dei marma e dei flussi di prana. I livelli su cui si opera sono superficiali, intermedi o profondi, nello yoga e nella marmaterapia si lavora soprattutto lungo le nadi superficiali, talvolta anche su quelle interne. Nelle pratiche dello yoga si lavora invece sia in superficie che in profondità allo stesso tempo. Ci sono due tipi di stimolazione, di nutrimento e stimolazione, e di dispersione. Si studia cosi ad esempio il fegato, organo solido, relativo all'elemento etere, che si attiva dall'una alle tre del mattino, dove si trova nel torace, e le sue nadi che hanno origine sull'unghia dell'alluce e poi scorrono lungo il dorso del piede, incrociando la nadi della milza e del pancreas ad un certo punto salendo fino alle gambe e all'addome.

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